oculista-servizi-grassimariaoliva

Oculistica

Lo studio Grassi Di Bari dispone della tecnologia più sofisticata nell’ambito della cura dell’occhio e di ogni sua patologia, con test ottici e trattamenti diagnostici e correttivi specifici per i pazienti di ogni età.

La visita oculistica completa valuta sia la funzionalità oculare cioè l’acuità visiva, i riflessi e la motilità oculare intrinseca ed estrinseca, la percezione dei colori, sia l’anatomia dell’occhio, a partire dagli annessi oculare fino all’esame del fundus oculi passando per cornea, cristallino e vitreo.
Inoltre è sempre compresa la valutazione della pressione intraoculare.

Il paziente al termine della visita riceve sempre la prescrizione delle lenti correttive più adatte al suo vizio refrattivo, sia esso miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia.

I bambini in età scolare vengono sottoposti a visite oculistiche complete, con particolare attenzione non solo alla acuità visiva e alla eventuale correzione con lenti a tempiale, ma anche alla motilità oculare estrinseca, luci di Worth, test di Ishihara, test di Lang.

L’OCT della cornea e del segmento anteriore permette la valutazione microscopica di alterazioni di tale strutture, soprattutto nel follow-up di pazienti sottoposti a trapianto di cornea (perforante o lamellare), ulcere corneali, distrofie o degenerazioni della cornea, alterazioni dell’angolo camerulare. Lo strumento permette, inoltre, di acquisire immagini a colori della superficie oculare in toto, al fine di monitorare l’eventuale evoluzioni di patologie corneali, congiuntivali e sclerali.

Il cheratocono è una distrofia della cornea, che ne causa un progressivo sfiancamento in basso ed assottigliamento, fino al quadro di idrope corneale con necessità del trapianto di cornea a tutto spessore. Il monitoraggio di tale condizione, soprattutto in età giovane-adulta, consente di individuare quanto prima un’evoluzione della stessa al fine di programmare trattamenti che stabilizzino il quadro clinico e ne prevengano le complicanze più severe.

La sindrome da occhio secco è una condizione che spesso viene misconosciuta e trattata in modo non corretto. Test di Schirmer I e II, test di Jones e TBUT costituiscono strumenti utili nella diagnosi e, quindi, nel corretto approccio terapeutico.

Costituisce una foto a colori del fondo dell’occhio, utile nel monitoraggio di lesioni retine e coroideali, come i nevi, anomalie della papilla ottica, distrofie retiniche.

Esame basato sulla tecnica dell’interferometria: utilizza un raggio luminoso per studiare la retina, strato per strato, al fine di valutarne alterazioni primitive o secondarie a patologie di vitreo e coroide. Inoltre consente di calcolare il numero di cellule ganglionari e fibre nervose peripapillari per monitorare l’evoluzione del glaucoma, prima ancora che la patologia causi deficit nel campo visivo.

Domande frequenti

QUANDO PROGRAMMARE LA PRIMA VISITA OCULISTICA NEI BAMBINI?

Nei neonati prematuri trattati con Ossigeno o con basso peso alla nascita (inferiore a 1,3 kg) la visita dovrebbe essere eseguita tra le 5 e le 7 settimane dalla nascita, per rilevare l’eventuale presenza di Retinopatia del Pretermine (ROP) e poi periodicamente fino a completa maturazione della retina.

Nei bambini in età prescolare, la visita oculistica è necessaria solo in caso di sospetto di patologia, come strabismo, riflesso bianco della pupilla, nistagmo, differenza di dimensione delle strutture dei due occhi, difficoltà nella percezione di stimoli luminosi, o in caso di familiarità per patologie oculari ereditarie.

In tutti gli altri casi, la prima visita oculistica è indicata all’età di 6 anni.

HO UNA MIOPIA ELEVATA (MAGGIORE DI -6D) IN ENTRAMBI GLI OCCHI: IL TRATTAMENTO LASER E’ COPERTO DAL SSN?

La risposta è no. Dopo un lungo periodo in cui molti hanno usufruito della chirurgia rifrattiva con laser ad eccimeri in regime di convenzione, quindi gratuitamente o pagando solo il ticket, ad oggi sono stati adottati criteri di inclusione nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) molto più stretti. In particolare, l’intervento è a totalmente a carico del paziente a meno di:

  • grave anisometropia (differenza tra i due occhi maggiore di 3 Diottrie)
  • astigmatismo elevato (maggiore di 4 Diottrie)
  • difetti della trasparenza o della superficie corneale
  • vizi rifrattivi conseguenti ad interventi chirurgici
  • impossibilità a far uso di occhiali o lenti a contatto per motivi anatomici

HO SCOPERTO DI AVERE IL DIABETE, DEVO FARE OBBLIGATORIAMENTE UNA VISITA OCULISTICA?

La risposta è sì, in tutti i casi di diabete mellito al momento della diagnosi.

Nel caso di diabete tipo I, il primo controllo va fissato dopo 5 anni dalla diagnosi, mentre nel diabete di tipo II, dopo 2 anni. In entrambi i casi, se non ci sono segni di retinopatia diabetica (RD) le visite oculistiche vanno prenotate ogni 2 anni; se dovessero comparire segni di RD il controllo va fatto ogni 6-12 mesi a seconda della gravità.

Nel caso di diabete gestazionale, controlli ogni 3 mesi fino al parto; in presenza di segni di RD, visite più ravvicinate a giudizio dell’oculista.

In tutti i casi sarà l’oculista a pianificare esami strumentali per il follow-up come fluorangiografia o OCT retina. Se il paziente diabetico lamenta un calo della vista, deve prenotare subito una visita oculistica, indipendentemente dal programma di screening.